Lettera agli eletti
Carissimi eletti, voi donne in primis, e voi uomini. Io vi considero degli eletti, ed io sono un “Cacciatore di eletti”, perché una volta che scovo un eletto, il mio fiato sul suo collo è perenne senza che io mai gli dia tregua. Qualcuno di voi nel leggere le mie parole di cui sopra avrà già compreso cosa intendo dire con “... il mio fiato sul suo collo è perenne senza che io mai gli dia tregua” , e sicuramente tutti voi, chi più e chi meno, ha avvertito questo mio agire insistente verso voi, un agire pungente, di forza, come un agire impositivo, come voler a tutti i costi imporvi il mio pensiero o a volermi avvalere sempre della mia ragione. Ho una prima domanda da porvi, che è questa: “ Cosa fareste se una entità superiore e non terrena, a voi venisse proponendovi di seguirla in una dimensione spazio-temporale diversa da quella nostra che viviamo, per mostrarvi una verità alternativa totalmente sconosciuta, e per istruirvi su una conoscenza universale assoluta all'uomo...