Lettera a Francesco per Julian Assange

 Formato PDF


Caro Papa Francesco.


Mi permetto di darti del “tu”, perché se è vero che sei colui che ha preso le veci di Gesù, io trovandomi innanzi ad Egli gli darei del “tu” e non del “lei”, semplicemente perché proprio dalle Sue labbra uscirono parole che ci lasciarono intendere che noi siamo Suoi amici.


E così infatti ci disse (Gv 15,14): “Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi”.


Ebbene, proprio il Cristo ci ha insegnato a non temere il mondo nel manifestare il nostro credo, ed il nostro credo è quello di adoperarci nel bene a sostegno di esso stesso.


A te Caro Amico Francesco mi rivolgo per il caso Julian Assange; è costui uomo che è riuscito dimostrare al mondo tutta l'essenza tenebrosa delle guerre odierne e del sistema politico che le progetta, le genera, le sostiene ed anche le veste di “opera triste ma doverosa”.

Quest'uomo si è messo solo contro tutto il male che governa il mondo, svestendolo dalle sue false verità e mettendo a nudo tutta la sua nuda menzogna.


Perché dunque non sostenere ed aiutare l'uomo che si è posto al servizio della verità in nome del bene comune?

Quando mai ancora il Padre ci darà un altro Julian Assange?

E perché attenderne un altro, quando abbiamo questo da salvare?


Non è forse vero che la Chiesa di Cristo è al servizio della verità?

Che senso ha parlare della Verità di Cristo, se poi nel momento della prova non ci adoperiamo per sostenerla, nel sostegno della verità terrena?

Nella verità di Cristo c'è il dovere della nostra opera a sostegno anche della verità terrena, e non solo a sostegno della verità celeste.

Quando innanzi al Cristo vollero lapidare la donna adultera ad osservazione delle leggi giudaiche, rimase forse il Cristo nell'inoperosità?

Non è invece forse vero che Egli si mise a difesa della donna, contro le leggi ipocrite degli uomini distorte per mezzo dell'interpretazione umana? E non è questa al pari di quella di Julian Assange una questione di verità terrena?


Ti chiedo: “Deve forse la Chiesa di Cristo ignorare le verità terrene per giustificarsi in quelle celesti? Se così fosse, perché dunque proprio la Chiesa Cattolica si mise ad opposizione del sistema politico sovietico per mezzo del Santo Papa Giovanni paolo II? E non è forse vero che è oggi la stessa Chiesa di Roma a trovarsi nel dovere di porsi ad opposizione di quel sistema politico occidentale che è stato da Julian Assange dimostrato come falso e maligno?”.


Se la Chiesa di Cristo è in Cristo, lei agisce nella coerenza! Se invece la Chiesa di Roma è incoerente, allora essa non è di Cristo, ma del maligno; se la Chiesa di Cristo ha agito contro il sistema corrotto politico sovietico, allo stesso modo nella coerenza si adoperi contro il sistema corrotto politico occidentale!


Caro Papa Francesco!

In nome di Cristo, ti chiedo di intervenire senza indugio alcuno a liberazione del nostro fratello Julian Assange, egli uomo messosi contro il sistema del male che, come per l'allora sistema sovietico, oggi di pari agisce per mezzo di un altro sistema politico in tutto ad esso simile nell'uso della forza, della menzogna, dell'inganno, dell'ingiustizia e dell'impunità.


E rifacendoci al sopra citato passo del Vangelo, è vero che noi siamo amici del Cristo nella verità del Vangelo, ma anche vero che non possiamo essere nella verità del Vangelo se ignoriamo la verità terrena, in cui tale verità terrena chiede di essere sostenuta a danno della menzogna e dell'inganno.


Non io rimango in attesa di una tua risposta, ma quella parte del mondo che ancora crede nel dovere cristiano di porsi al servizio ed a sostegno di chi è dal male ingiustamente martirizzato.


Tuo fratello minore Giovanni.

Commenti

Post popolari in questo blog

Il Vangelo di Tommaso - Interpretazione

La Prima Menzogna - Il Peccato Originale

Il Dogma dell'Incarnazione